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Il Digitale è un processo che ormai da anni ha investito tutti i campi del sapere, dal mondo del lavoro alla pubblica amministrazione, fino al mondo della scuola. Fin dall’ avvento delle prime tecnologie digitali, il Don Bosco di Padova si è mostrata una realtà fortemente ricettiva adottando nuovi strumenti e contribuendo al processo di sviluppo di una Didattica a Distanza in cui la persona è al centro.

Con l’emergenza sanitaria del COVID-19 questo processo non ha fatto altro che accelerare ulteriormente e, grazie alla professionalità del nostro corpo docente, non ci siamo trovati impreparati a questa nuova sfida. La pandemia ha creato un evento unico nella storia, ossia, quello di poter fare scuola con i bambini e ragazzi senza avere la presenta fisica in un ambiente concreto.

Da questo momento di forte fragilità abbiamo elaborato nel dialogo costate con le famiglie e gli allievi, un modello che stiamo approfondendo per disegnare una nuova strada rispetto alla didattica.

L’approccio del Don Bosco Padova con la didattica a distanza passa attraverso 5 punti:

1. La relazione al centro, anche se mediata nella didattica digitale

Prima che utenti, siamo persone. Al Don Bosco l’attenzione personale non viene mai meno, anche se di mezzo c’è uno schermo.

Gli educatori del Don Bosco conoscono bene che uno dei limiti nella didattica digitale è la relazione: con gli strumenti digitali (PC, Tabelt, smartphone) non c’è quell’immediatezza tipica dell’incontro tra due persone che permette di entrare in contatto attraverso una conoscenza di prossimità. 

Non c’è quell’immediatezza tipica dell’incontro tra due persone che permette di entrare in contatto attraverso una conoscenza di prossimità. 

All’istituto Don Bosco Noi docenti abbiamo scelto di affrontare la sfida della Didattica a Distanza privilegiando l’utilizzo di tecnologie che permettono di vedere chi si sta relazionando con noi, non soltanto attraverso l’ascolto audio ma anche garantendo un collegamento visivo in grado di percepire le espressioni facciali. Potere vedere il volto dei nostri ragazzi ci permette di poter vedere come stanno.

Le tecnologie digitali basate sulle video chat ci permettono di vedere chi si sta relazionando con noi, non soltanto attraverso l’ascolto audio ma anche garantendo un collegamento visivo in grado di percepire le espressioni facciali. Potere vedere il volto dei nostri ragazzi ci permette di poter vedere come stanno.

Per questo nelle nostre lezioni cerchiamo di avere sempre e comunque tutti anche il canale video accesso, prediligendo inquadrature nitide dei volti delle persone, dando a tutti la possibilità di parlare e di partecipare.

I docenti attraverso la Didattica Digitale sono riusciti a incontrasi più volte e prendere decisioni educative condivise ed efficaci rispetto gli obiettivi di crescita degli bambini/ragazzi/adolescenti. 

Al Don Bosco di Padova abbiamo a cuore la crescita dei ragazzi e per noi è importante costruire una didattica a partire dalle sfide che ogni ragazzo può affrontare in base all’età e al percorso umano.  

2. Una didattica rinnovata, attenta al singolo

Al Don Bosco facciamo dell’accompagnamento personale e del potenziamento umano la nostra cifra distintiva.

Promuoviamo la formazione e l’accompagnamento attraverso una didattica rinnovata, digitale, attenta al singolo.

Ci siamo attivati per creare uno spazio apposito dove poter dare consigli utili alle famiglie da parte di docenti esperti, in modo da offrire un accompagnamento nell’affrontare la nuova routine e la nuova vita.

La didattica on line viene vista come risorsa per quanto riguarda l’ottimizzazione dei tempi di lavoro, l’educazione al rispetto della privacy, un nuovo modo di vivere le relazioni che non vengono eliminate, ma vissute in modo diverso. Per la scuola secondaria l’orario leggermente ridotto tiene conto di tutte le discipline, salvaguardando l’integrità del curricolo che è assicurata anche per i più piccoli. In quest’ultimo caso la didattica è stata adattata alle esigenze educative per questa fascia d’età e all’organizzazione della maggioranza delle famiglie. Inoltre, continuiamo a proporre la strada dell’orientamento per poter accompagnare al meglio i ragazzi nel loro percorso di crescita in vista delle scelte per il futuro.

L’utilizzo delle piattaforme Google G-Suite, Meet (per le dirette) e Class-Room permette la creazione di una vera e propria classe virtuale in cui potersi incontrare e scambiare le informazioni.  Gli alunni possono vedere tutto il materiale caricato dai docenti, posso effettuare commenti in diretta, i docenti possono assegnare compiti, attivare verifiche e aggiungere approfondimenti.

3.Lontani, ma vicini

Anche se ci divide uno schermo, cerchiamo di far percepire la nostra vicinanza al Cuore dei ragazzi e delle famiglie.

Molte delle nostre attività tradizionali come il buongiorno salesiano, il dialogo personale dopo le lezioni, fino addirittura alle ricreazioni vengono proposte in una inedita modalità online.

Questo intreccio di relazioni viene promosso anche attraverso momenti informali. Lo stream delle classi virtuali diventa il nuovo cortile salesiano, la scuola entra in casa e si crea una confidenza diversa, pur nel rispetto dell’asimmetria educativa. Anche i progetti annuali, come quello pastorale ad esempio, vengono riadattati in chiave online per offrire spunti e stimoli sempre nuovi ed attuali.

4.Gli alunni, nativi digitali, protagonisti responsabili della scuola digitale

Don Bosco Padova crede nel futuro e per questo investe nei giovani, sulla loro creatività e autonomia

I nostri alunni sono dei veri nativi digitali, cioè tutti nati in un mondo dove la tecnologia e il digitale era già presente e sviluppato. In questo contesto risulta ancora più imprescindibile renderli protagonisti delle lezioni, stimolando la loro creatività. I risultati più sorprendenti che vengono fuori sono proprio quelli che nascono da una collaborazione tra docenti, alunni e famiglie dove tutti contribuiscono alla buona riuscita dell’apprendimento: una vera comunità educante.

Un altro aspetto positivo della didattica digitale sta nello spingere i ragazzi ad acquisire un’autonomia personale, facendo leva sulla loro capacità di essere responsabili. Come scuola crediamo che la responsabilità degli studenti nei confronti della scuola digitale sia molto importante: una responsabilità personale nel voler imparare. La mancanza di una presenza fisica in classe e di un vero e proprio gruppo classe lascia ai ragazzi la scelta: se farsi protagonisti attivi della scuola digitale o “fantasmi” del web. Capita non di rado che i ragazzi che erano gregari ora emergano con nuove potenzialità da cogliere e valorizzare.

5.Format innovativi ed inclusivi per una scuola digitale

Don Bosco Padova è anche laboratorio sperimentale atto a creare una “cultura digitale” scolastica

Siamo sempre alla ricerca di metodologie nuove: dai video tutorial alle video-lezioni, dai gruppi ai forum passando anche per lo streaming; nuovi modi di valutare le competenze attraverso quiz, giochi didattici, narrazione, sperimentazione, soprattutto per l’apprendimento delle lingue straniere. Quotidianamente i docenti controllano e carichiamo su una piattaforma materiale didattico e strumenti utili a facilitare la fruizione dei contenuti didattici. Particolare cura è data alla pianificazione strategica dell’attività didattica on line: ai tempi dell’ora di lezione e al piano orario settimanale, calibrati affinché siano aderenti al curricolo, senza appesantire troppo l’offerta didattica.