Come da tradizione, l’Istituto Don Bosco di Padova organizza un’esperienza che concilia il divertimento con l’istruzione a Mirabilandia… ecco il racconto di chi ha partecipato.

Il 23 Maggio, noi classi di seconda e terza liceo siamo partiti di prima mattina, dirigendoci verso l’Emilia Romagna pieni di entusiasmo.

Dopo qualche ora di viaggio in pullman, siamo arrivati davanti ai cancelli del parco.

L’ingresso era colorato e accogliente e si sentiva già nell’aria l’atmosfera di festa.

Una volta entrati, sembrava di essere in un mondo magico: ogni angolo del parco era una sorpresa.

Ci siamo divisi in piccoli gruppi e abbiamo cominciato ad esplorare le attrazioni.

“Facciamo per prima quello!” “No, no, no io là non ci salgo”

Le attrazioni adrenaliniche, come le montagne russe iSpeed e Katun, hanno fatto battere il cuore a molti di noi, mentre altri hanno preferito  attrazioni più tranquille, come il Rexplorer o il giro panoramico sulla ruota.

Dopo una veloce suddivisione in gruppi, i più temerari si sono lanciati subito sull’ adrenalinico iSpeed, la montagna russa che passa da 0 a 100 km/h in poco più di 2 secondi.

Non da meno è stata l’esperienza su Katun, un rollercoaster invertito con un percorso che dava la sensazione di cadere nel vuoto, raggiungendo la velocità di 110 km/h nel mezzo di giri a testa in giù e spirali mozzafiato. 

“Non mi ricordo più niente da quando sono salita a quando sono scesa […] Mi sembrava di cadere nel vuoto! [….] Rifacciamolo subito.”

Katun è stato poi oggetto di studio da parte di noi studenti durante i laboratori di fisica e matematica, dove abbiamo calcolato le caratteristiche tecniche grazie alle formule apprese in classe.

I tutor che ci hanno seguito durante le lezioni hanno saputo unire la parte teorica a quella pratica e divertente, aiutandoci a scoprire le forze che permettono il funzionamento delle varie giostre.

Come ci è stato spiegato nei laboratori, quello che ci fa divertire sulle giostre non è tanto la velocità elevata ma la sua variazione, quindi l’accelerazione.

Katun è caratterizzato da una struttura che ricorda un simbolo d’infinito: si prende velocità tramite accelerazione iniziale, si affronta un giro completo accelerando nuovamente, fino alla fine della corsa, che rallenta e si ferma grazie all’attrito.

Questa gita a Mirabilandia non è stata solo una giornata di svago, ma un’occasione per rafforzare legami di amicizia, vivere emozioni nuove e portare a casa ricordi indelebili.

Una vera e propria lezione… di divertimento!

Se ci pensiamo, affrontare le nostre paure – come l’altezza e la velocità delle giostre- è paragonabile a tutte quelle difficoltà che incontriamo nella nostra vita da studenti.

Verifiche, interrogazioni, il primo giorno di scuola, la paura di non farcela e di non sapere cosa ci aspetta o come andrà a finire…è come salire su una giostra, non sai cosa ti attende né cosa troverai alla fine. 

Nel pomeriggio abbiamo continuato ad esplorare il parco, scattando foto e facendo gli ultimi giri sulle attrazioni preferite.

Prima di ripartire, abbiamo fatto una sosta nei negozi di souvenir per portare a casa un ricordo di questa splendida giornata.

È stata una gita divertente, avventurosa e indimenticabile, che ci ha unito ancora di più.

Speriamo di poter ripetere un’esperienza simile!

Leonardo Contran, Giovanni Del Biondo, Giulia Alessandra Galvan, Giovanni Mannarino (2C)