Lettera della coordinatrice
Tradizione e Innovazione: La nostra Scuola Salesiana del Futuro
Carissimi genitori e ragazzi,
è per me un momento speciale, perché da tanti anni cammino insieme a voi in questa comunità scolastica, e ora, nel mio nuovo ruolo di coordinatrice delle attività didattiche ed educative, sento più forte il desiderio di continuare a costruire con voi un legame fatto di fiducia, collaborazione e condivisione. Sono onorata e, nello stesso tempo, sento una forte responsabilità nel portare avanti il lavoro di chi mi ha preceduta, ma ho la fortuna di essere in una comunità numerosa dove la collaborazione e il lavoro di squadra sono il perno nella gestione di una realtà complessa come la nostra.
L’esperienza vissuta in questi 15 anni come docente prima e come vicepreside poi, mi ha permesso di conoscere profondamente il carisma e lo stile salesiano, nonché voi giovani che abitate questa scuola, le vostre aspirazioni e i vostri sogni, così come le attese di voi genitori e il prezioso sostegno che ogni giorno mi offrite. Questa vicinanza è stata e continuerà ad essere la base su cui fondare il mio impegno educativo, sempre ispirato al carisma di Don Bosco, che mette il giovane al centro, con amorevolezza e spirito di famiglia. Un mondo in cui ognuno di noi può essere protagonista di cambiamento, costruendo ponti di dialogo e abbattendo muri di indifferenza, come comunità scolastica, abbiamo il privilegio e la responsabilità di supportare i ragazzi nella costruzione del loro futuro, con entusiasmo e con la determinazione di chi sa quanto questo sia difficile.
È un anno che si apre con una luce speciale: quella del Giubileo della Speranza e questo tempo straordinario ci invita a riscoprirne il significato più autentico, quello di una virtù che ci è tanto cara, che ci ha sorretto nei momenti più difficili e che si nutre di fiducia, solidarietà e impegno verso il bene comune. È motore che plasma il nostro sguardo di educatori, rendendolo sempre nuovo, uno sguardo che “raccoglie” tutti e continua a scommette ogni giorno sui giovani e sul dialogo proficuo e collaborativo con le famiglie.
È lo sguardo che permette di capire perché, andando avanti, procedendo nel tempo, l’orizzonte dell’esistenza invece di restringersi si può allargare, per valutare, per trattenere ciò che è importante, per cogliere il bello, il vero e il buono della vita. Occorre un criterio che lo faccia vedere e lo faccia apprezzare. Questo criterio è una chiave capace di aprire tutte le porte: questo è lo scopo del nostro educare i ragazzi, questo è ciò che Don Bosco voleva: “C’è in ogni ragazzo un punto accessibile al bene”; sta a noi educatori scoprirlo e farlo emergere, sta a noi fornire ai ragazzi gli strumenti per educare il loro sguardo. Educare, infatti, significa aiutare a scoprire un criterio capace di valutare tutto e trattenere ciò che vale per maturare e affrontare la vita.
Ho la fortuna di “vivere” in una scuola in salute che, anche dopo la pandemia, ha saputo reinvestire e rinnovarsi per essere ancora al servizio dei giovani. Continuerà a farlo, a leggere le esigenze di un mondo giovanile in continuo cambiamento, innovando e proponendo metodologie didattiche sempre nuove, senza perdere di vista ciò che ci caratterizza da sempre e che fa la differenza: l’unione di carisma e innovazione, tradizione e modernità per rispondere alle sfide del presente.
In questi mesi che ci accompagneranno alla conclusione dell’anno scolastico continuerà il dialogo con le famiglie, consapevole che il percorso educativo è fruttuoso solo se scuola e famiglia lavorano insieme, fianco a fianco, per il bene dei nostri ragazzi. Continuerà ad esserci l’accompagnamento fiducioso e il supporto ai ragazzi. Le sfide non mancheranno, ma sono certa che, uniti, sapremo affrontarle con coraggio affinché la nostra scuola sia sempre più il luogo dove si coltiva la possibilità dello stare bene insieme, dove si valorizzano le differenze, dove si cura la formazione della persona, il suo valore, la sua dignità e la sua identità.
Vi auguro un anno ricco di soddisfazioni, serenità e ispirazione.
Con affetto e fiducia