
Cari genitori, ragazzi e quanti fanno parte della Comunità educante del Don Bosco,
oggi inizia la scuola, ma già da tempo i docenti hanno ripreso il loro lavoro didattico, come pure, per la loro parte, le segretarie, il personale ATA, gli allenatori sportivi, l’Associazione Genitori, l’Associazione Ex allieve, i Salesiani Cooperatori, lo staff del CGS e chi altro opera nella nostra casa…
Il mondo del Don Bosco si è messo in moto per accogliere tutti quelli che della nostra Casa han fatto la loro casa, regalandoci fiducia e simpatia.
Abbiamo ripulito gli spazi esterni per la sicurezza e la godibilità di cortili ed aree verdi; sono stati riordinati quelli interni: dalle aule, alle attrezzature; dalla mensa alla cucina; dai parlatori, al salone teatro, al bar…
L’accoglienza, si sa, non passa solo dalle parole, ma anche dai gesti concreti che dicono il rispetto e il calore di chi ospita.
Ed è proprio questo che vogliamo trasmettere: cura nei confronti di ogni persona, in particolare dei ragazzi che vorremmo respirassero quest’ ‘aria pulita’ fatta di attenzione e disponibilità a gioire delle loro gioie e a farci carico delle loro difficoltà. Per quest’ultimo aspetto sarà attivato uno ‘sportello di ascolto’ per i ragazzi della Scuola Media, come è già iniziato lo scorso anno per quelli del Liceo.
Ma al di là di queste cure ‘specialistiche’ ci attiviamo tutti perché ogni bambino o ragazzo possa trovare negli adulti che operano nella nostra Casa persone che gli dicano con atteggiamenti, gesti e parole:
Ragazzo, alzati e vai!
Alzati dalle tue paure e insicurezze;
Alzati dai tuoi disorientamenti, dalle tue solitudini;
ALZATI dai tuoi scoraggiamenti, dai tuoi possibili insuccessi…
e VAI
VAI perché ci sono cuori che ti accompagnano, parole che ti consolano, volontà ferme che, con te, desiderano che tu cammini;
VAI perché tutti aspettiamo e abbiamo bisogno del tuo contributo, per crescere insieme e per sperare. Se tu mancherai, chi lo farà per te?
Questa è la tua e nostra responsabilità nei confronti del presente e del futuro.
Carissimi, sentiamoci tutti coinvolti in questa avventura educativa, pronti ad ‘alzarci’ dalle nostre personali difficoltà per affrontare con generosità l’impegno che è richiesto come prioritario in quanto tutti educatori e per di più appartenenti alla grande famiglia di Don Bosco: la cura delle giovani generazioni.
Augurandoci buon anno scolastico 2025-2026, facciamo un po’ nostro il cuore di questo Santo che diceva ai suoi ragazzi: Basta che siate giovani perché vi ami assai.
sr Daniela