I nuovi indirizzi Liceo Potenziato Copernicano e Liceo delle Scienze Applicate nascono con l’obiettivo di proporre, soprattutto nel biennio, un approccio alla didattica profondamente innovativo.
Il progetto mira a sviluppare un metodo di studio solido e consapevole, potenziando le competenze degli studenti attraverso percorsi trasversali che includono moduli di teoria dell’argomentazione, attività di dibattito, didattica laboratoriale, educazione alla lettura critica delle informazioni online e uso responsabile degli strumenti basati sull’intelligenza artificiale.
Gli studenti saranno incoraggiati a coltivare curiosità e spirito critico, ponendosi domande su ciò che li circonda: dall’attualità alle trasformazioni tecnologiche, fino alla comprensione profonda dei fenomeni naturali.
Le discipline STEAM avranno un ruolo centrale in questo percorso, poiché rappresentano il terreno ideale per apprendere metodi d’indagine, formulare quesiti significativi e sviluppare una visione scientifica e creativa della realtà.
L’impegno nella formazione docenti: la partecipazione al programma PID INFN
Per consolidare queste nuove modalità didattiche e introdurre pratiche capaci di coinvolgere e motivare gli studenti, la scuola ha promosso la partecipazione della prof.ssa Elisabetta Cecchetto al PID – Programma INFN per Docenti, che si è svolto dal 24 al 29 novembre 2025 presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Il PID, attivo dal 2018, è un progetto dedicato alla valorizzazione delle discipline scientifiche nella formazione dei giovani e al sostegno dei docenti impegnati nella didattica STEM. Il programma offre l’opportunità di conoscere da vicino le attività sperimentali dei laboratori INFN e di approfondire le più avanzate ricerche nel campo della fisica fondamentale. Ogni corso prevede lezioni frontali e attività di laboratorio, rivolte a docenti selezionati provenienti da tutta Italia.
I temi del seminario INFN: Fisica Underground e Applicazioni Biologiche
Durante il seminario, ampio spazio è stato dedicato ai temi della fisica underground, un ambito di ricerca che comprende lo studio dei neutrini, della materia oscura e dell’astrofisica nucleare. Si tratta di settori all’avanguardia, che richiedono non solo competenze scientifiche di alto livello, ma anche l’integrazione di tecnologie avanzate.
Non sono mancati approfondimenti sugli esperimenti di biologia che sfruttano l’ambiente sotterraneo a bassissima radiazione, rilevanti in vista di possibili applicazioni in contesti estremi.
Un aspetto di grande valore formativo, che i docenti porteranno con sé, riguarda il carattere fortemente interdisciplinare del lavoro nei laboratori di ricerca: fisici, ingegneri, tecnici, informatici e biologi collaborano quotidianamente per il successo degli esperimenti.
Questa esperienza costituisce un modello prezioso da trasferire agli studenti, mostrando loro come il team working, la condivisione dei risultati e il dialogo tra competenze diverse siano elementi essenziali in ogni progetto complesso.
Il modello interdisciplinare: team working come elemento essenziale della Didattica Cooperativa
Proprio da questo spirito nasce l’impegno dei nuovi licei nel promuovere una didattica cooperativa, capace di affiancare allo studio individuale un vero e proprio percorso di lavoro di gruppo, per formare cittadini e professionisti in grado di affrontare insieme le sfide del futuro. Ampio spazio, durante il seminario, è stato dedicato anche alla dimensione storico-filosofica della ricerca scientifica. È stato evidenziato come molti dei concetti che approfondiamo oggi affondino le loro radici nelle riflessioni dei filosofi naturali, che per primi si sono interrogati sulla natura dei fenomeni osservabili.
La fisica, rispetto alla metafisica, si propone di avvicinare la speculazione al mondo reale, traducendo le idee in osservazioni, misure e verifiche sperimentali. La matematica, invece, conserva talvolta una libertà teorica che le permette di esplorare territori non immediatamente verificabili, mantenendo un ruolo fondamentale nell’immaginare nuove possibilità.
Dalla filosofia alla scienza sperimentale: il valore dell’osservazione e della creatività
Questo approccio rappresenta un insegnamento prezioso per gli studenti: comprendere il valore dell’osservazione, imparare a porsi domande, anche ardite o fantasiose, e considerare la creatività come uno strumento essenziale per aprire nuove frontiere della conoscenza.
Significa anche riconoscere l’errore non come fallimento, ma come punto di partenza verso nuove ricerche, nuovi esperimenti e nuove domande.
Non tutti gli esperimenti ospitati ai Laboratori del Gran Sasso hanno finora prodotto i risultati attesi: alcuni sono ancora in attesa di segnali significativi, altri non hanno confermato le ipotesi iniziali, contribuendo però a escludere percorsi teorici e a restringere il campo delle possibilità. In ogni caso, ciascuno di essi offre un tassello importante nella costruzione della conoscenza e insegna quanto pazienza, perseveranza e spirito critico siano fondamentali nel lavoro scientifico.