Alla Scuola Primaria dell’Istituto Don Bosco, che fonda le radici del proprio approccio educativo nel Sistema Preventivo e nell’Amorevolezza, tanto cari al nostro fondatore, crediamo che il processo formativo passi anche per l’educazione di bambini e giovani capaci di cura e attenzioni quotidiane verso il prossimo.

Già in classe prima gli alunni sono, in modo semplice, “Chiamati alla gentilezza”, al fine di imparare a costruire relazioni basate sul rispetto, l’accoglienza e la pazienza. Sulla scia di Madre Mazzarello, che nel 1879 raccomandava alle sue giovani suore “pazienza lunga e dolcezza senza misura…”, insegnanti e FMA della nostra Scuola guidano i bambini a fare esperienza quotidiana di piccoli gesti gentili, in modo che possano sperimentare sia la fatica sia la gioia che sempre ne derivano.

In questo periodo iniziale dell’anno scolastico abbiamo chiesto ad alcuni nostri alunni di classe prima quali sono i gesti concreti che si possono fare tra compagni per prendersi cura gli uni degli altri. Le loro risposte sincere e spontanee evidenziano come la gentilezza si può tradurre in semplici azioni da vivere e condividere già a partire dai banchi di scuola.

Ecco alcuni degli impegni che sono stati condivisi.

Sostegno nelle emozioni

  • “Aiuto chi è triste.”
  • “Gioco con gli altri, non li lascio soli.”
  • “Non bisogna sempre vincere.”

Aiuto reciproco e condivisione

  • “Presto la colla a chi è senza.”
  • “Do un pezzo di merenda a chi non ce l’ha.”
  • “Raccolgo le cose che cadono agli altri per sbaglio.”
  • “Condivido l’ombrello con chi se l’è scordato.”
  • “Aiuto chi è caduto a rialzarsi.”

Collaborazione

  • “Aiuto il mio vicino di banco nelle attività del quaderno.”
  • “Aiuto a riordinare il banco di un mio compagno.”
  • “Aiuto i miei compagni a colorare le cornicette.”
  • “Aiuto chi è nel bisogno.”

Cura dell’ambiente comune

  • “Aiuterò ad addobbare l’aula per Natale.”
  • “Costruisco una casa per gli uccellini del cortile.”
  • “Aiuto a tenere pulito il cortile.”

Attraverso queste piccole attenzioni quotidiane, i nostri alunni imparano non solo il valore intrinseco della gentilezza, ma iniziano ad intuire che “Il bene, come anche l’amore, la giustizia e la solidarietà, non si raggiungono una volta per sempre ma vanno conquistati ogni giorno”. (Papa Francesco)

Ecco perché qui al Don Bosco siamo convinti che educare oggi alla gentilezza significa contribuire a formare giovani attenti ai bisogni del prossimo, generosi, pazienti e felici nella loro gentilezza, pronti a diventare un giorno “buoni cristiani e onesti cittadini”.