
Un’esperienza diversa dal solito, capace di unire gioco, spiritualità e riflessione: è quella vissuta dalle classi del Liceo Don Bosco che, accompagnate da don Enzo, hanno partecipato al progetto “Giubilandia”, un’iniziativa proposta dal centro “Eureka” per far vivere ai ragazzi, in modo coinvolgente, i temi profondi del Giubileo.
Durante l’ora di religione, gli studenti si sono immersi in un’attività originale: trasformarsi nelle dodici Tribù d’Israele, sfidarsi in giochi simbolici, comprendere il significato del condono dei debiti, della liberazione degli schiavi, della restituzione della terra e di altri temi biblici centrali.
Al centro di tutto, un Jolly speciale: Gesù.
Tra risate, entusiasmo e momenti di riflessione, i ragazzi hanno scoperto che il Giubileo non è solo un evento religioso, ma un tempo di rinnovamento, di giustizia e speranza.
«Non pensavo che si potesse parlare di fede in questo modo – racconta una studentessa – è stato bellissimo divertirsi e allo stesso tempo capire davvero cosa rappresenta il Giubileo».
Un altro partecipante aggiunge: «Mi ha colpito molto come ogni gioco avesse un significato preciso. È stato sorprendente rendersi conto di quanto la Bibbia parli anche alla nostra vita di oggi, anche attraverso un’attività così creativa».
«Ci siamo mossi, abbiamo collaborato, ma soprattutto abbiamo scoperto insieme che il Giubileo parla anche a noi giovani», ha commentato un compagno.
«È stato diverso dal solito, finalmente un’attività che unisce il gruppo e ci fa vedere la fede da un’altra prospettiva. Mi sono divertito e ho imparato».
Un’altra voce si è fatta sentire così: «Non sapevo quasi nulla del Giubileo, ma ora lo associo a parole come perdono, comunità, ripartenza. È bello poter imparare così».
L’attività si è conclusa con la consegna di un piccolo ricordo per ciascuno, simbolo di una giornata che sicuramente lascerà un segno.
Come docente che cammina con questi ragazzi, credo profondamente che promuovere esperienze legate alla religione e alla fede in modo giocoso e partecipativo sia fondamentale.
I nostri studenti hanno bisogno non solo di informazioni, ma di esperienze che parlino al cuore.
“Giubilandia” è riuscita a farli riflettere divertendosi, una combinazione rara e preziosa.
“Giubilandia” ha lasciato nei nostri studenti una nuova consapevolezza: che la fede può essere gioia, cammino e gioco.
Stiamo vivendo il tempo del Giubileo e grazie a questa esperienza i ragazzi hanno cominciato a coglierne il significato più profondo con il sorriso sulle labbra e il cuore aperto.
Una piccola luce è stata accesa: la speranza è che continui a brillare nei loro gesti, parole e scelte di ogni giorno.
prof. Nicolas Guaraldo