Carissimi bambini, ragazzi, famiglie, docenti, collaboratori…

vorrei proprio raggiungere tutta la grande e bella Comunità Educante del Don Bosco per dire a tutti “Buona Pasqua di Speranza!”

La festa della Pasqua è la festa delle feste, la festa che dà origine a tutte le altre. Perché? Perché Cristo è Risorto per noi, ha vinto la paura, la morte ed è vivo in mezzo a noi!

Tutti ricorderete il racconto della risurrezione di Gesù, forse però non tutti sanno che il Vangelo narra anche che nei giorni successivi alla Pasqua Gesù Risorto appare tante volte e a tante persone… è come se sbucasse fuori da tutte le parti: ora è nel giardino, ora è sulla strada di Emmaus, ora è nel cenacolo, ora è sulla riva del lago con i discepoli. Ciò significa che da Risorto Gesù è ancora più dentro alla nostra storia, dentro la vita di ciascuno di noi, dentro le nostre famiglie. È vicino a chi piange, a chi ha paura, a chi sente la vita incerta. È vicino a chi cerca di dare un senso alla vita, a chi non si risparmia nella cura di chi è debole, a chi cerca di vivere e imparare a distanza. È vicino a chi dubita della fede, a chi lotta per la giustizia, a chi sorride, a chi ama anche se magari in modo imperfetto!

La vita, a volte, come in questo tempo di coronavirus, ci induce a ridurre gli orizzonti della speranza, rimpicciolisce i nostri sogni e i nostri desideri di bene. Cristo Risorge ogni anno, ogni domenica, ogni giorno per dirci: “Allarga il cuore alla speranza! Io sono con te!”.

Provo a spiegarmi con un’immagine. In ebraico speranza si esprime con la parola che indica la corda. È bello che la speranza abbia un’anima di corda: essa trascina, lega e consente nodi. Nella speranza, quindi, c’è il senso dell’essere legato a qualcuno e a qualcosa che non lascia soli. Anche se non sempre la speranza mostra la sua fibra resistente, è bello sapere che essa ha quella tenacia d’origine. È bello pensare alla speranza come a una corda, a dei legami. La vita va vissuta così, tenendosi per mano, sperando e sognando insieme. Perché la speranza ricomincia da mani che si stringono, da mani strette le une nelle altre. Ricomincia e fa accadere l’impossibile!

Per noi la speranza è anche essere tesi verso quel Dio che ci ha legati a sé con l’amore di suo Figlio Gesù. Questo legame ci dà sicurezza, ci sostiene, possiamo aggrapparci se lo vogliamo.

In questa Pasqua così particolare Gesù ci vuole persone di risurrezione. Se ci crediamo possiamo testimoniare insieme che si può tornare a sperare con coraggio e forza nella vita che è sempre meravigliosa. Con la speranza in cuore di rivederci presto vi porto i saluti e gli auguri di tutte le suore che sempre pensano e pregano per tutti voi!

sr Claudia Squizzato | Direttrice Istituto Don Bosco

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