“La bellezza salverà il mondo

Chi non ha mai sentito questa famosissima citazione di Fëdor Dostoevskij? Il nostro istituto è convinto che il noto scrittore russo avesse ragione, e oggi proveremo a capire perché è così importante questa bellezza.

Che cos’è il bello?

Non esiste un significato unico di “bello”, il bello è un concetto soggettivo. Seppur si possano individuare persone, paesaggi, oggetti, opere d’arte che possono essere considerate belle da molti; la bellezza è negli occhi di chi guarda.

Anzi è negli occhi di chi osserva. Perché è proprio osservando che si riescono a cogliere tutti i particolari, e i dettagli che risvegliano i sensi. Essi fanno provare emozioni e permettono di definire ciò che riteniamo bello.

Se analizzassimo il concetto di bellezza nel corso dei secoli vedremo come esso abbia subito dei grandi cambiamenti, dal punto di vista estetico, etico e morale. Prendiamo per esempio le Veneri preistoriche, simbolo di fecondità e maternità ma profondamente diverse dai canoni di bellezza estetica attuali.

Il concetto neoclassico di bellezza coincideva, infatti, con il buono ed eticamente corretto, o con il fascino e lo stupore che la natura catastrofica stimolava in epoca romantica.

Si può quindi educare alla bellezza nel XXI secolo?

La domanda a questo punto risulta ovvia, se il bello è un concetto soggettivo e mutevole nel tempo, lo si può insegnare?

Educare al bello significa insegnare a saper cogliere quel qualcosa di diverso da noi stessi che ci arricchisce, ci completa, e ci fa crescere. Significa anche educare all’ascolto, all’attenzione, all’osservazione e alla consapevolezza che tutto ciò che ci circonda è profitto.

Educare alla bellezza significa coinvolgere i bambini e i ragazzi a migliorare il loro spirito critico, e suscitare in essi la voglia di tutelare, custodire, imitare ciò che ritengono bello.

Si tratta, dunque, di insegnare a rintracciare le qualità positive che ci sono nella nostra realtà quotidiana. Spesso nella società frenetica in cui viviamo si è persa l’abitudine ad osservare, a riflettere, a sentire e percepire le emozioni che si provano.

L’educazione al bello e alla bellezza dell’Istituto Don Bosco di Padova

Su questo tema la nostra scuola è molto sensibile, comprende quanto sia importante formare i ragazzi ad acquisire consapevolezza di sé e del mondo che li circonda.

Se da un lato i professori di arte e immagine spingono gli studenti ad osservare, a confrontare e a riprodurre la natura e le opere d’arte, dall’altro tutto il corpo docenti crede che bellezza sia diversità.

Ogni studente viene invitato a cercare la propria bellezza, ad esprimerla in modo costruttivo, e soprattutto a delineare il proprio canone di bellezza, che lo renderà unico rispetto agli altri e non lo adatterà al gregge.