Articoli di giornale, dialoghi tra genitori, confronti tra insegnanti…spesso parlando di bambini e di infanzia l’immagine che ne esce è quella della difficoltà. La fatica in alcuni casi oscura. Bambini con difficoltà nella gestione delle emozioni. Bambini con difficoltà di autocontrollo. Bambini nella fase egocentrica che faticano a vedere il punto di vista dell’altro. Bambini che hanno sempre più bisogno di essere guidati nel loro processo di crescita. E la scuola come può rispondere a tutto questo? Qual è la più adeguata offerta formativa che un istituto può proporre? Sicuramente è necessario il rinnovamento. Per la nostra scuola dell’infanzia il cambiamento si chiama “Coping Power”.

La solita proposta importata dall’America? O un progetto pensato ad hoc per i bambini? È un po’ di tutto questo. Coping Power è un programma nato negli USA al fine di prevenire alcuni comportamenti degli adolescenti. Negli anni tale progetto è stato sperimentato e modificato in maniera tale da aderire come un bel vestito alle forme della scuola dell’infanzia italiana. A che scopo? Per sviluppare nei bambini abilità ed atteggiamenti pro-sociali, potenziare delle competenze e prendere maggiore consapevolezza di sé. Non viene trascurato l’aspetto ludico in quanto tutto questo apprendere e crescere è guidato da un’ape che è la vera stella polare per i bambini.

Ma apriamo il baule dei tesori del Coping Power. Subito incontriamo Ap Apetta, la protagonista del viaggio che i bambini fanno nei pianeti di un mondo fantastico. Ap Apetta è nella sua scuola dell’infanzia, nell’albero giallo, ma, come spesso capita a tutti noi, bambini e adulti, si è arrabbiata. Vuole scappare. Segue il suo istinto e scappa alla ricerca della felicità a misura sua. Ma il suo viaggio non lo fa da sola. Lambretta, un bellissimo motorino rosso, è la compagna di avventure di Ap Apetta. Insieme partono alla scoperta. Impareranno sempre qualcosa di nuovo. Uffa Uffa il pianeta dell’ordine. Batticuore il pianeta delle emozioni e dell’intensità di esse. Fiorellino…il Dottor Ranocchio…il Cappellaio Cioccolataio…tanti personaggi faranno capire ad Ap Apetta che non è scappando che si trova la vera felicità. Dentro al baule, possiamo trovare tante scatole colorate. La prima è quella dell’aspetto cognitivo: i bambini in questo percorso possono ascoltare, vedere, drammatizzare e rielaborare la narrazione della storia di Ap Apetta sviluppando un lessico sempre più forbito ed adeguato ai contesti. Le attività presentate andranno a lavorare sulle abilità linguistiche dei bambini dal punto di vista fonologico, morfologico e semantico. Comunicare è un bisogno dell’uomo. Dare gli strumenti per rispondere a tale bisogno è compito anche della scuola. Vi è poi un’altra scatola: quella psicomotoria. Spesso psicomotricità o attività fisica viene associata al gioco libero, spontaneo apparentemente senza finalità. In questo caso invece i percorsi proposti hanno la finalità di sviluppare nel bambino la coordinazione e la motricità globale e fine. Inoltre offrono la possibilità di accrescere il pensiero creativo, utilizzando materiali più o meno strutturati e con essi realizzare manufatti e giochi di interazione. All’interno di questo momento i bambini vivono anche la ritualità della danza del mare che permette di seguire un tempo di gruppo ed il tempo di ognuno per vivere un’esperienza sensoriale da condividere successivamente in un circle time emozionale. La terza scatola è quella relazionale. L’incontro è il fulcro della vita dell’uomo. Nel bambino l’altro è una scoperta che ha bisogno di essere guidata non solo dall’istinto ma anche dalle corrette azioni. Ogni persona deve essere risorsa per gli altri nella propria diversità e nella propria unicità. Ogni soggetto è portatore di saperi, di una storia, di emozioni e di punti di vista. È bene educare il bambino alla relazione cooperativa e collaborativa. È un’educazione al rispetto anche di se stessi.

Il baule del Coping Power è pieno di scatole, di colori, di personaggi e di esperienze da vivere e condividere. Ma i protagonisti non sono solamente i bambini. Tutti noi cresciamo ed impariamo continuamente per tutto l’arco della nostra vita. Gli insegnamenti di Ap Apetta saranno oggetto di incontri formativi per le famiglie, e sono stati al centro di un percorso di formazione per noi insegnanti. Perché il bambino è uno ma tanti satelliti ruotano attorno a lui ed è bene che tutte le orbite siano ordinate e che diano stimoli ma non disordine. La linea comune per la crescita globale del bambino deve essere una strada unica da percorrere tutti insieme. Ed è proprio nel percorrere questa strada insieme che ci possiamo rendere conto che Ap Apetta ha ragione. La strada fatta insieme è meno faticosa. Gli occhi dell’altro possono farmi vedere delle cose che prima per me erano velate o nascoste. Non serve cercare la felicità altrove. Basta guardare con occhi diversi le risorse che teniamo tra le nostre mani.

L’avventura è iniziata e siamo saliti tutti su Lambretta. Stiamo volando nello spazio ma vediamo già un puntino in lontananza che sta diventando sempre più grande. Definito. È il primo pianeta pronto ad accoglierci. Le nostre mani sono aperte per ricevere. I nostri occhi sono pronti per guardare oltre le apparenze e la nostra mente è pronta per nuovi saperi.