Lettera del preside

Partiti! La macchina organizzativa dell’Istituto “Don Bosco”, per l’avvio dell’anno scolastico 2019/20, ben oliata durante l’estate, si è messa in moto con alcuni elementi di novità e altri di continuità.
La novità più rilevante è sicuramente il cambio del dirigente scolastico, che colloca la mia persona, un laico, a dirigere un Istituto scolastico di grande tradizione pedagogica, dopo anni di gestione da parte di una religiosa, Suor Bruna Calgaro, a cui va tutta la mia stima e la mia riconoscenza per quanto ha fatto nel tempo, in favore dei giovani.
Desidero, pertanto, inviare un indirizzo di saluto a tutti gli attori – studenti, famiglie, professori, personale amministrativo, direttrice della casa – che compongono l’universo scuola, perché ognuno ,a modo suo, è importante per la buona riuscita della scuola e per la trasmissione dei valori che in essa e con essa si apprendono quotidianamente.
La scuola è un’insostituibile occasione di crescita personale
Sono convinto che la Scuola tutta – e in particolare la Scuola Don Bosco – offra agli studenti una insostituibile occasione di crescita personale, sotto tutti i punti di vista. La scuola è servizio, è cultura, è dialogo, è ascolto, è accoglienza ed è anche tanto altro ancora , a cui i nostri giovani attingono, tutti i giorni, grazie all’impegno, costante e intenzionale, di quanti – professori in primis – nutrono e coltivano responsabilità educative.
Per questo, all’inizio di un nuovo anno scolastico, auspico di interpretare al meglio il mio ruolo, in sintonia con lo spirito salesiano, per aiutare gli studenti a raggiungere il proprio successo formativo.
Pertanto, pur nella novità del cambio di preside, rimane salda la continuità con l’impianto pedagogico di sempre: scuola aperta all’innovazione, scuola che dialoga con il territorio, scuola che valorizza tutti senza lasciare indietro alcuno.
Auguro quindi a tutti gli studenti un anno ricco di soddisfazioni, mentre auguro a genitori e professori di svolgere il proprio compito al meglio, nel reciproco rispetto del proprio insostituibile ruolo, per il bene dei ragazzi e per il buon funzionamento della scuola.
Buona vita, buon anno scolastico.