La didattica a distanza in questo periodo di emergenza Covid-19 è ormai entrata nella nostra quotidianità di Scuola dell’Infanzia.
La quarantena forzata ci ha costretti a reinventare il nostro modo di insegnare e di apprendere. Per questo motivo abbiamo imparato tante nuove parole, prima sconosciute come: DAD, piattaforme, zoom che, volenti o nolenti, sono entrate a far parte del nostro dizionario quotidiano. Grazie a questi strumenti siamo riusciti a proseguire la nostra programmazione realizzando video divertenti e tutorial su laboratori, coping power, religione cattolica, tenendo conto degli aspetti metodologici, didattici ed organizzativi.
Materiali di riciclo per una didattica da fare a casa genitori e figli
Al tempo stesso in questo periodo di scuola a distanza abbiamo proposto attività pratiche e creative prestando attenzione ai materiali utilizzati: riciclo è stata la parola guida e anche i materiali quotidiani presenti in casa hanno assunto un ruolo da protagonisti.
Noi insegnanti siamo entrati nelle case dei bambini attraverso questi utili e innovativi strumenti tecnologici, con la gioia di ricevere da loro quello sguardo che ogni giorno ci regalavano a scuola. Tuttavia, se da un lato la didattica on-line ci consente comunque di essere presenti, anche solo per necessità, nella crescita dei nostri bambini, dall’altro è necessario considerare attentamente un’ulteriore prospettiva.
La speranza certa di tornare presto a rivedersi dal vivo
La scuola a distanza, infatti, non può sostituire la relazione educativa che si instaura tra insegnante e bambino, fatta di parole e apprendimenti ma soprattutto di gesti, sguardi, emozioni, incontri… La mancanza di questa relazione ha spaesato anche noi maestre che condividiamo il vuoto che sentono i nostri bambini per l’assenza di un contatto quotidiano.
Lo stesso Daniele Novara, noto pedagogista e fondatore del CPP, definisce la scuola una comunità educante di tipo sociale in cui il bambino impara dai compagni. L’interazione sociale crea autoregolamentazioni avviando, così, processi di collaborazione: tramite il gruppo, infatti, si passa dalla frustrazione alla possibilità di cooperare con gli altri.
È naturale e umano, in questi giorni, sperare di poter tornare più in fretta possibile a scuola. Ritornare a guardarci negli occhi. Saremo cambiati ma è proprio da lì che potremo ripartire. Potremo ridare colore e speranza dopo la paura. Potremo progettare nuovi passi…camminando coi piedi per terra e col cuore abitando in cielo.
Clicca qui e guarda il video della Maestra Elena sulla didattica a distanza nella Scuola dell’Infanzia.