Venerdì 15 novembre, nel Salone delle Fontane dell’EUR, uno studente dell’Istituto Don Bosco di Padova ha avuto l’onore di salire sul palco dell’Osservatorio Permanente Giovani Editori, stringere la mano al Capo dello Stato e rivolgergli la seguente domanda:
«Il presidente della Repubblica ha un ruolo di arbitro super partes che ha il compito di rappresentare l’unità nazionale, non come singolo cittadino ma come istituzione. Assumendo questo ruolo, ha dovuto abbandonare o accantonare ogni ideologia politica o pregiudizio. Nel corso di questi 9 anni, si è mai sentito in imbarazzo o in difficoltà nel prendere una decisione che contrastasse le sue idee?»
Come è noto, la risposta di Mattarella ha avuto una vastissima eco mediatica.
Per gli interessati, si rimanda alla nota rubrica Le prime pagine di oggi del quotidiano online “il Post” e al video integrale dell’incontro.
Ciò che invece è rimasto nel silenzio è il lungo lavoro di squadra che ha reso possibile tale risultato.
Il Giornalino d’Istituto e la collaborazione con l’OPGE
Sono ormai quattro anni che il nostro Istituto ospita un laboratorio pomeridiano di giornalismo, curato dai docenti di Lettere e rivolto a tutti gli studenti interessati a esercitare il proprio pensiero critico sull’attualità che li circonda.
Tra le varie iniziative, la più apprezzata è senz’altro la partecipazione agli incontri-intervista organizzati dall’OPGE, l’Osservatorio Permanente Giovani Editori, che ci ha consentito di conoscere personalità del calibro di Christine Lagarde, Joseph Kahn, Agnese Pini, Maria Latella.
L’impegno da noi profuso in questa lunga frequentazione, unito alla qualità dei nostri interventi, ci è finalmente valso l’invito all’appuntamento col Presidente della Repubblica.
I preparativi per l’incontro
La formazione dei diciotto ragazzi selezionati è durata circa sei ore, distribuite in altrettanti incontri a cadenza settimanale.
L’obiettivo era quello di fornire loro tutte le informazioni e gli strumenti necessari a far emergere una rosa di domande da sottoporre alla dott.ssa Vania Nigro, tra i responsabili dell’Osservatorio, che le avrebbe ascoltate durante una videochiamata volta a valutare anche la capacità espositiva dei nostri allievi.
A tale scopo, sono stati coinvolti il docente di Diritto dell’Istituto, il prof. Angelo Bonato, e la dott.ssa Antonella Cimagalli, già quirinalista di Sky TG24, che hanno gentilmente offerto il loro tempo e le loro competenze e ai quali rivolgiamo ancora una volta i nostri più sentiti ringraziamenti.
Sapevamo che sarebbero state vagliate le domande di circa 800 studenti da tutta Italia e che solo una manciata di esse avrebbe ottenuto l’approvazione dell’Osservatorio e dell’ufficio stampa del Quirinale.
Scoprire, a pochi giorni dall’evento, che tra i sei quesiti accolti ve ne era anche uno del Don Bosco ha dunque rappresentato già di per sé una grande vittoria.
Un primato a due, un primato a diciotto
I ragazzi meritevoli di avere indicato il tema del conflitto tra convincimenti individuali e ruolo istituzionale del Presidente sono stati due: Tommaso Pasquali, di 5^A, e Silvia Puricelli, di 4^A.
In tale scivoloso frangente, i nostri allievi hanno dato una straordinaria prova di maturità.
Silvia, autrice della versione ritenuta meglio formulata, ha affidato a Tommaso, da anni a guida della redazione, il difficile compito di rivolgerla al Capo dello Stato davanti a una platea di oltre mille persone (e un pari numero di cineprese, macchine fotografiche e cellulari).
Ma l’intera delegazione si è invero dimostrata ineccepibile, sia nei giorni di preparazione all’evento, lavorando assiduamente alla stesura delle altre domande, sia durante lo svolgimento dello stesso.
Tommaso è stato infatti supportato dai compagni anche con la raccolta di materiale fotografico, tenendo traccia delle domande espresse dagli studenti delle altre scuole e monitorando gli organi di informazione.
Il tutto è stato svolto con dedizione, dimostrando un comportamento propositivo durante la permanenza a Roma (ivi compresa la visita ‘premio’ di sabato mattina alla sede Sky di Montecitorio), accettando anche di viaggiare con poco più che un pigiama e uno spazzolino per la notte.
Da referente del progetto, desidero ringraziare soprattutto loro, a cui vanno tutti i meriti di questa storica impresa, tempestivamente raccontata anche nel numero speciale del giornalino, presto online.
prof. Federico Contini