Musica, amica dei bambini!

Cari genitori, anche i vostri bambini si cimentano in prestazioni canore o in vivaci performance musicali?

Spesso capita di sentirli intonare la canzone preferita del momento, la sigla di un cartone animato, o desiderare il primo strumento musicale con cui strimpellare.

I più piccoli sono naturalmente attratti dai suoni.

A loro piace ascoltarli, ripeterli e simularli.

Alla Scuola dell’Infanzia Don Bosco noi insegnanti incoraggiamo i bambini ad entrare attivamente nel magico mondo della musica.

Non una comune lezione, ma un vero viaggio tra emozioni e suggestioni, quelle che solo la musica sa stimolare.

La musica è di fondamentale importanza nella costruzione della base emotiva dei bambini, del senso di fiducia e dell’autostima.

Un aspetto davvero interessante è che per ascoltare, cantare o suonare si devono attivare entrambi gli emisferi del cervello: quello destro, sede delle emozioni e quello sinistro, che controlla i processi logici.

Un vero e proprio “concerto” all’interno del corpo umano, che interessa le persone di ogni età.

Scuola: ascoltare per crescere

La musica svolge un importante ruolo educativo.

Allena allo studio della teoria musicale, all’ascolto, alla concentrazione e alla coordinazione del corpo.

Musica è anche sinonimo di crescita sociale, attraverso i testi si può esprimere o scoprire una vasta gamma di sensazioni – dalla gioia al dolore, dalla felicità alla tristezza – ma anche valori e disvalori, disagi e denunce.

La musica si fa terapia, sostegno e difesa.

Ed è anche rilassante, espressiva ed evocativa: motivo per il quale riveste una notevole importanza sin dalla tenera età con le tranquillizzanti ninna-nanne dei genitori o come preghiera e strumento di comunicazione con il Signore.

Studiare musica a scuola svolge anche un’importante funzione di socializzazione che aiuta a creare nuove amicizie, stabilire legami e rafforzare rapporti esistenti.

È una valida alternativa al mondo virtuale, alla sedentarietà, alla noia e aggrega chi condivide le stesse passioni.

Cosa dice la scienza: i benefici della musica

Quello che vi raccontiamo oggi deriva dalla summa di numerosi studi condotti da diverse università sparse nel mondo e il filo conduttore è che la musica migliora in generale abilità, intelligenza e umore.

Vediamo cosa ci dicono i professori.

Chi studia musica a scuola rende di più nelle altre discipline; studiare musica aiuta ad allenare le funzioni del sistema nervoso grazie agli stimoli acustici, dunque si è più bravi a parlare e a leggere; chi studia musica da piccolo, da grande avrà una migliore capacità di ascolto, soprattutto in ambienti rumorosi.

Secondo altri studi di neurobiologia prendere lezioni di musica fa invecchiare meglio, contrasta deficit cognitivi durante la terza età perché il cervello mantiene velocità di elaborazione; inoltre diminuisce l’ansia, migliora il controllo sulle emozioni e aumenta la capacità di concentrazione ed espressione.

Ascoltare per essere ascoltati

“Ascoltare per essere ascoltati” è un grande insegnamento che dobbiamo custodire ed amplificare.

Durante le lezioni di musica alla Scuola dell’Infanzia Don Bosco insegniamo ai bambini questo “dare-avere” di emozioni, questo interscambio nel linguaggio universale che è la musica.

Il laboratorio musicale proposto in questo anno scolastico dal titolo “Un viaggio chiamato musica” è pensato per sviluppare attitudine e amore per la musica.

Avvicina i bambini al mondo sonoro con modalità ludiche per l’acquisizione del senso ritmico, della percezione dell’altezza dei suoni, dello sviluppo dell’orecchio e della coordinazione, introducendo forme anche estemporanee di rappresentazione dei suoni.

I bambini sperimentano l’uso di strumenti che producono suoni acuti, gravi, forti, deboli; imparano a riconoscerli e scoprono le loro preferenze nella scelta dello strumento del cuore.

Utilizzano, attraverso la Body Percussion, la produzione sonora con la percussione del proprio
corpo.

Scoprono come il piede o le mani possono diventare strumenti musicali con i quali creare
divertenti e coinvolgenti ritmi.

Si mettono in ascolto di elementi musicali come la pulsazione, il ritmo o la metrica delle parole.

Bastano pochi e semplici gesti/suono per appassionare i bambini ed accompagnarli a scoprire un nuovo modo di stare insieme, divertente, educativo e socializzante.