Carissimi genitori e ragazzi del ‘Don Bosco’,
è da poco iniziato il nuovo anno scolastico.
Ad esordire in festa sono stati i più piccoli della Scuola dell’Infanzia; la conclusione è stata vissuta dai grandi del Liceo.
Che cosa ci porteranno questi 200 giorni circa che ci vedranno percorrere insieme un cammino di crescita umana, culturale e cristiana?
Un anniversario importante: i 100 anni dell’apertura della Scuola Primaria del ‘Don Bosco’, che ricorderemo in modo speciale nel corso dell’anno.
E ancora sogni!
La grande storia della nostra Famiglia Salesiana è iniziata con il sogno che Don Bosco ancora bambino ha fatto a 9 anni.
L’abbiamo ricordato e approfondito in questo ultimo triennio.
In questo sogno gli sono state date le indicazioni circa la sua missione educativa tra i ragazzi ed il modo di attuarla, maturando in se stessi atteggiamenti e virtù per attirarli al bene.
Ed ora tocca a noi.
Quali sogni ci abitano? Quale ‘visione’ calamita i nostri desideri più profondi e più veri?
Credo che essi s’incanalino nella dimensione dell’ ‘essere’ più che in quella dell’ ‘avere’.
Sono sogni che puntano in alto, perché ci portiamo dentro la magnifica aspirazione a vivere la pienezza della nostra umanità.
E avvertiamo questa sensazione di pienezza quando le nostre relazioni con gli altri, con noi stessi, con la realtà in cui siamo immersi, con Dio sono autentiche, armoniche, ricche, serene…
Relazioni in cui la competitività (che poco o tanto c’è in noi) si gioca sul terreno della fraternità e della pace.
Per questo abbiamo bisogno di ascoltarci e di ascoltare; di osare il passo dell’accoglienza, della condivisione, del perdono, assumendoci la responsabilità dell’altro, superando paure e pregiudizi.
La scala che dobbiamo salire per raggiungere la nostra realizzazione più vera sono gli ‘altri’.
È la stessa scala che il Signore Gesù ha percorso al rovescio venendo a noi come uomo, al nostro fianco, al nostro servizio, perché noi potessimo salirla dietro a lui come suoi fratelli e discepoli.
Questo è il grande sogno di una nuova umanità: non spegniamolo!
Tocca a noi adulti dargli vita e tenerlo vivo nei nostri ragazzi che, più di noi, sono vicini alle sue sorgenti.
Auguro a tutti buon anno
sr Daniela