Può qualcosa di grezzo e sporco come il carbone diventare luminoso, prezioso e bello come un diamante ? Sì, se non si perde mai la speranza. È l’esperienza fatta dai ragazzi del liceo durante l’ora di religione. Hanno visto un video di Mons. Marco Busca, Vescovo di Mantova che in un videomessaggio ai giovani della Diocesi, agli educatori parrocchiali, ai capi Scout, agli animatori dei giovani di Azione Cattolica suggerisce di usare bene il tempo e di non perdere mai la speranza.
Ecco qui di seguito il video e poi le riflessioni dei ragazzi.
Elena
A dir la verità è proprio l’intero video, l’intero discorso, di Mons. Busca, ad avermi colpito.
Con la sua introduzione, inizialmente, mi sono quasi messa a ridere, perché mi ha fatto un certo effetto sentir parlare una persona più adulta e più matura di me con quel linguaggio, che si utilizza invece tra gli adolescenti. Però poi ho iniziato ad ascoltarlo più seriamente e, solo alla fine del video, mi sono accorta che, durante l’intero suo discorso, io ero rimasta impalata a fissare lo schermo, con la sensazione di essere lì con lui, di essere di fronte a lui; ciò mi ha fatto capire che il messaggio che Mons. Busca voleva mandare con quelle parole, mi era davvero arrivato al cuore; e non pensavo che si potesse provare una sensazione del genere, anche dietro uno schermo.
Ci sono però alcune parti in particolare del video che mi hanno davvero toccato. Una è per esempio quando ha iniziato a parlare del “processo di trasformazione dal male al bene”, partendo da un semplice esempio fatto con il carbone, un materiale scuro , cupo, che può però diventare diamante splendido e lucente; e questo lo paragona alla nostra vita: il carbone è il tempo brutto , che però, se viene illuminato, può cambiare, può trasformarsi in qualcosa di splendido. Questo mi ha colpito perché mi ha fatto pensare alla mia vita : perché è vero che, quando si sta passando un periodo brutto, bisogna imparare a superarlo, a trasformarlo in qualcosa di più bello, di migliore.
Poi mi è rimasta impressa l’immagine, a dir poco meravigliosa per i miei gusti, che raffigurava una grande chiesa antica, il cui interno, scuro e buio, veniva illuminato da raggi di luce ed era bellissima da vedere perché mostrava come quel semplice raggio di luce, potesse trasformare e dare vita a quel luogo, illuminandolo.
Infine mi ha molto colpito l’immagine che mostra l’incontro di Gesù con la Samaritana al pozzo. Quell’immagine mostra uno scambio: la Samaritana che dà a Gesù ciò che è “morto” e Gesù che in cambio dà alla Samaritana acqua viva; ma Lui non guarda lei, guarda chi sta osservando l’immagine; e mi è particolarmente piaciuta perché mostra in tutti i sensi che è Gesù la vera luce e la vera fonte di acqua viva da cui noi dobbiamo attingere.
Io penso che, tutte le parole dette da Mons. Busca, anche a proposito della situazione che si sta creando a causa del coronavirus, siano importanti da ascoltare , perché, come ha detto lui, è essenziale che noi impariamo a dare una forma al tempo che stiamo vivendo, una forma che sia bella e buona , e che trasformi questi giorni, così cupi e bui , in giorni belli e pieni di luce.
Giovanni
Il video di Mons. Busca mi è piaciuto molto perché, nonostante dicesse cose serie e vere, a tratti era simpatico. Mi ha colpito in (alcuni) punti:
- Quando spiega che le persone (possono trasformarsi da) carbone (a diamante): se fanno entrare Gesù dentro di loro diventano diamanti; oltre a dare una spiegazione scientifica, Mons. Busca ha dato anche un’interpretazione religiosa.
- Quando parla della ragazza sedicenne che, (rimasta incinta e lasciata da sola, aveva abortito), ma poi, ascoltando il consiglio di Mons. Busca e facendo la baby-sitter, decide (poi) di farsi una famiglia e, con lo stesso ragazzo, adesso ha una famiglia formata da tre bambini più uno che considerano il loro angelo custode, che era quello che la ragazza aveva abortito; mi ha colpito molto il consiglio di Mons. Busca che le ha fatto cambiare idea, aprendole il cuore e facendo entrare Gesù
- (…)
- Quando legge una frase di Giovanni Bachelet che dice che, nonostante gli avessero ammazzato il padre, lui non si sarebbe vendicato, ma li avrebbe perdonati, come dice il Vangelo (…)
Elena
Ogni persona secondo me può essere perdonata da Dio se questa lo vuole veramente. In questo periodo buio bisogna ascoltare e stare a fianco delle persone più anziane per aiutarle e far capire loro che la situazione che stiamo vivendo è pericolosa, cosa che queste persone non percepiscono e molte volte sottovalutano. Questo discorso è molto coinvolgente e interessante. Fa capire che ogni persona viene perdonata da Dio, anche se ha compiuto azioni sbagliate. La riflessione che più mi ha colpito è stato il passaggio dal carbone al diamante. Quando noi nasciamo siamo dei diamanti, ma quando commettiamo qualche peccato diventiamo carboni che però possono continuare a “fiorire” in diamanti e ritornare a splendere come all’inizio della nostra vita. Questo discorso ci motiva sempre di più a chiedere perdono per vivere una vita migliore. Secondo me con questo discorso Mons. Busca ci voleva far capire la presenza di Dio nella nostra vita, che ci sostiene sempre in qualunque occasione anche quando gli altri non si fidano di noi o dubitano di noi, e l’importanza di confrontarci con Dio per raccontare le nostre difficoltà o i nostri errori commessi.
Riccardo
Durante questo periodo di quarantena, come dice Mons Busca, il tempo passato in casa per me può assumere diverse facce che influiscono sulle mie emozioni e pensieri.
Il tempo che trascorro a casa è occupato principalmente da videochiamate con amici e parenti che, a causa di questo inaspettata situazione, non posso più incontrare e vedere come di solito, questo non ha impedito però di scambiarci un saluto via internet. Oiltre ai miei amici faccio videolezioni con professori durante la settimana per tenermi aggiornato sul materiale da studiare e i compiti assegnati.
Ma la cosa che mi manca di più in questo periodo di obbligata “segregazione” sono i miei nonni, ai quali tengo molto e che con i quali faccio numerose chiamate durante il giorno, con loro parlo della mia giornata passata e di quanto mi manchi stringerli alle mie braccia. Oltre ai miei nonni mi manca fare sport con i miei compagni di squadra con ci allenavamo duramente durante la settimana.
Spero che questo periodo passi molto velocemente, così da riprendere i contatti in modo reale e non più virtuale come stiamo sperimentando ora; la prima cosa che farò appena questo periodo sarà passato, sarà andare a fare una bella passeggiata con il sole salutando i miei amici con una stretta di mano ed un abbraccio in segno di amicizia e affetto (..)
Chiara
Personalmente, ciò che ha detto Mons. Busca mi ha toccata molto, sono rimasta particolarmente colpita dall’esempio della ragazza di sedici anni che ha abortito poiché il suo ragazzo, di cui forse non era del tutto innamorata, non era subito pronto ad accettare un figlio a quell’età e i suoi genitori nemmeno, lei ha agito da sola senza il parere di nessuno. Poi, poiché si teneva dentro un peso enorme, ha deciso di consegnarlo affidandosi alla Chiesa. Mi è rimasta impressa molto la frase che ha detto la ragazza “sono morta anch’io con il mio dono dentro” perché questo mi fa capire che non c’entra l’età che si ha o se si è pronti o meno ad accettare un figlio così presto, ma il dono che si ha ad essere mamma e a tenere in grembo una vita. Ho capito grazie a questo video anche che Gesù è sempre pronto a perdonare e che, se nella vita si fanno sbagli, è importante consegnarli a Lui così puoi essere perdonata: un esempio a questo proposito è in un episodio della Bibbia in cui una donna samaritana consegna a Gesù “ceneri nere” (come è raffigurata in un’icona) e Lui le dà in cambio acqua viva.
Infine penso che in questi giorni in cui si sta casa per questo virus che colpisce tutto il mondo ci si può dedicare anche alle piccole cose stando con le persone che più ti vogliono bene e anche non uscendo, non viaggiando, non facendo shopping… si può vivere lo stesso anche stando attenti alla propria salute e aiutando le persone che stanno combattendo questo grande male.
Vincenzo
Mi ha colpito molto il racconto sul carbone ovvero come questo può diventare diamante: (..) sono entrambi costituiti da carbonio, ma il diamante è “illuminato”.Mi è piaciuto perché mi è venuto subito in mente il paragone con l’uomo, cioè anche questo fin da quando nasce è costituito sempre dalla stessa sostanza però, nel corso dei suoi anni, può passare da “carbone” a “diamante”, insomma può cambiare sia fisicament,e ma anche caratterialmente e cambia anche il suo modo di pensare quindi in futuro si potrà essere una persona migliore.
Un’altra riflessione che mi ha fatto pensare è quella della Samaritana che dà le ceneri (cioè ciò che è morto, come è raffigurato nell’icona) a Gesù e Lui in cambio le dona acqua viva; Mons. Busca continua dicendo che, per trasformare la nostra vita, dobbiamo dare nelle mani di Gesù la nostra cenere, cioè consegnare a Gesù i nostri peccati per cambiare vita. Questo mi ha fatto molto riflettere perché in effetti, quando noi ci affidiamo a Gesù, anche se abbiamo fatto tanti errori, Lui in cambio ci dà sempre qualcosa di buono e ci perdona.
Infine l’ultimo messaggio che mi è piaciuto molto è la frase che ha detto Powell ”sforzati sempre di vedere ciò che splende dietro le nuvole più nere” perché spesso quando ho momenti bui non riesco mai a vedere il lato positivo e in effetti forse dovrei iniziare a vedere quello che splende dietro le nuvole più buie.
Gianluca
Mi è piaciuto molto il messaggio che il Vescovo voleva dare, soprattutto a noi adolescenti. Dobbiamo essere in grado di trasformare il tempo e la nostra vita in meglio.
Infatti se accade qualcosa di negativo e doloroso, come è successo alla ragazza di 16 anni (che ha abortito), dobbiamo avere il coraggio di continuare a lottare per raggiungere il bene e la luce. Mi ha fatto riflettere la “penitenza” che il Vescovo ha dato alla ragazza: questa esperienza, infatti, le ha dato un nuovo amore e nuova speranza. L’esempio che ha fatto del carbone e del diamante è la cosa che mi ha colpito di più di tutto il video. Il carbone viene rappresentato come il male, buio, dolore e il diamante è la luce, speranza e amore…ma la cosa particolare è che entrambi i materiali hanno uguale composizione, ma metaforicamente il diamante ha imparato a brillare in mezzo al buio trasformandosi in luce. Il vescovo fa il paragone con la situazione attuale del coronavirus: dobbiamo essere forti per superare questo periodo e aspettare il cambiamento in meglio.
Elia
È importante usare bene il nostro tempo, poiché è vita. È come se un beduino si perdesse nel deserto e avesse una borraccia piena d’acqua; in questo caso l’acqua è vita e il beduino per sopravvivere non dovrebbe sprecare la sua vita. In questo periodo nel quale siamo costretti a stare in casa ci troviamo in maniera più consapevole a scegliere come trascorrere il nostro tempo, cioè la nostra vita. I ritmi rallentati offrono la possibilità di fare molte nuove attività e di passare più tempo con i familiari, ma la pigrizia, la noia e l’isolarsi tentano di rubarci il tempo e di farci perdere la possibilità di viverlo bene. È come se una scelta sbagliata ci privasse del bene. Però, come persone, siamo anche a volte deboli e tentabili e commettiamo degli errori. Il tempo scorre e noi non possiamo tornare indietro per cambiare a nostro a nostro piacimento i fatti accaduti. Dio però può trasformarli. Noi siamo chiamati a riconoscere i nostri errori e a portarli a Dio con l’intenzione di non commetterli più. È così che Dio ci perdona e agisce come un grande “ecologista”: prende i nostri rifiuti e li ricicla trasformandoli in qualcosa di nuovo e utile.