Nell’ambito dell’attività di insegnamento di diritto ed economia, gli studenti delle classi terze e quarte del liceo si sono impegnati a svolgere un tema intitolato: “Premessi brevi cenni allo sviluppo e alla diffusione dell’emergenza Covid 19, si soffermi lo studente sull’impatto dei provvedimenti del governo sul piano dei diritti e delle libertà costituzionali esaminati nel corso dell’anno nonché sui possibili effetti dell’emergenza sul sistema economico”.

Le limitazioni alla libertà per il bene comune

In questo momento storico, caratterizzato essenzialmente dall’emergenza sanitaria, sociale ed economica conseguente all’insorgenza e alla propagazione del virus covid 19, è emerso, forse come mai prima, come gli allievi abbiano colto il significato più profondo di quelle libertà che avevano sempre esercitato e poi studiato, ma che spesso avevano date per scontate. Come sosteneva Piero Calamandrei, la libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando viene a mancare. Essi, al pari di molte persone, hanno riconosciuto la particolare incisività della limitazione alla propria sfera di azione. La libertà personale, la libertà di circolazione, la libertà associativa, la libertà religiosa e diritti fondamentali quali il diritto al lavoro risultano oggi fortemente compressi. Pur nella tragicità del momento, le odierne vicende hanno permesso ai discenti di cogliere la vera profondità e portata di tutti i principi affrontati nel corso dell’anno e di cui, forse, loro, come molti adulti, hanno iniziato a carpirne il “sapore” e la rilevanza solo nel momento in cui ne hanno subito la restrizione. Le immagini dei feretri trasportati dai veicoli militari e che percorrono le strade di molte città sono frammenti che rimarranno scolpiti nel ricordo di ciascun allievo e di tutta la comunità nazionale. Quelle immagini che ritraevano una realtà a noi vicina hanno ricordato agli allievi e a tutti noi quanto importante sia il bene primario della vita e probabilmente quanto sia necessario talvolta rideterminare il nostro elenco di priorità nella vita quotidiana e più in generale, nella nostra esistenza.

Dalla correzione dell’elaborato si ricava, inoltre, come gli studenti abbiano chiaramente compreso come tutte le libertà contenute nella nostra Costituzione debbano essere talvolta limitate dall’Autorità Pubblica al fine di garantire il rispetto dei diritti e delle facoltà altrui; come la libertà non sia da intendersi come facoltà assoluta di agire come si crede e di fare ciò che si vuole ma come potere di esplicazione della propria personalità nei limiti e nella misura in cui le nostre azioni non incidano sui diritti fondamentali altrui. “I nostri diritti sono oggi fortemente impediti”, scrive uno dei tanti studenti “ma la limitazione è dettata dalla necessità di garantire il diritto alla salute di tutti i cittadini e pertanto capisco e accetto”.

Dall’analisi dei temi emerge altresì un altro risultato interessante dal punto di vista formativo. Molti di loro hanno colto come, nella situazione attuale, la comunità nazionale, composta da persone, istituzioni politiche e organizzazioni sociali di ogni sorta abbia il compito di rendere effettivo l’obbligo di solidarietà di cui all’art. 2 della Costituzione. Le notizie di cronaca, scrive un altro studente, “ci rendono infatti evidenti i problemi di molte famiglie le quali, già prive di possibilità o rimaste prive di lavoro, faticano ad accedere anche ai beni di prima necessità. Per queste, si rende doveroso il contributo di ciascuno”.

Gli studenti hanno sviluppato la consapevolezza che lo sforzo di ciascuno deve essere teso al prossimo, al vicino e che tale impegno deve essere diretto a colmare quegli spazi di disuguaglianza economica e sociale che sono emersi o che si sono venuti a creare per effetto di questa emergenza.

Solidarietà e collaborazione per un’economia diversa

In questo tema, gli allievi e le allieve hanno avuto anche l’occasione di convertire le proprie conoscenze sul funzionamento del sistema economico e sulle relazioni tra i soggetti dell’economia in competenze e abilità. Essi, facendo leva sui contenuti del sapere, hanno individuato i possibili effetti sociali ed economici che derivano e che scaturiranno in futuro per effetto della sospensione o comunque riduzione delle attività economiche causate dall’emergenza; hanno compreso come l’immobilizzazione della prevalente produzione possa determinare effetti negativi sul lavoro e quindi sui consumi, sui risparmi, sugli investimenti e conseguentemente sulla capacità di far fronte ai tributi dai quali dipende l’adeguatezza e l’efficienza dei servizi pubblici. I temi dei ragazzi hanno altresì evidenziato in loro la consapevolezza del ruolo e dell’importanza della cooperazione nello spazio europeo e internazionale nonché, in particolare, l’esigenza che l’Unione Europea dimostri realmente di perseguire gli obiettivi di solidarietà e collaborazione tra Stati che si è sempre prefissata.

L’importanza dello studio del diritto e dell’economia

Pur nella drammaticità della situazione, l‘emergenza legata alla diffusione del Covid 19 e il tema svolto dai ragazzi ha costituito per il Don Bosco un motivo per ribadire tutta la propria convinzione nell’aver previsto all’interno dei propri percorsi scolastici l’insegnamento di diritto ed economia. Il diritto perché contribuisce a collocare la persona all’interno di una comunità il cui sviluppo e benessere non può che essere correlato  al rispetto di regole comuni e di obblighi di solidarietà verso gli altri; l’economia, per fornire agli allievi quegli strumenti indispensabili per comprendere il funzionamento dei sistemi economici e del mercato; per imprimere in loro una capacità di analisi delle vicende sociali ed economiche che interessano la comunità e per individuare le politiche e le scelte più adatte per far fronte alle contingenze.