Insegnanti da Don Bosco

Don Bosco accoglie tutti gli insegnanti delle scuole delle FMA del Triveneto. L’ispettoria delle FMA del Triveneto ha organizzato infatti una formazione speciale per tutti i docenti delle sue scuole a Torino, nei luoghi di Don Bosco. Anche noi dell’Istituto Don Bosco abbiamo partecipato insieme alle altre realtà educative dell’ispettoria Padova, Conegliano, Montebelluna, Lendinara, Valle di Cadore, Novale), rappresentate da docenti, coordinatori ed educatori.

Arrivati al Colle Don Bosco, in provincia di Asti, siamo stati accolti da don Enrico Lupano, salesiano che il 3 febbraio aveva tenuto una formazione per i genitori del nostro istituto. Qui abbiamo potuto sostare nei luoghi dell’infanzia di Giovannino Bosco, scoprendo di far parte di quel sogno che lui stesso aveva fatto all’età di nove anni.

Il mattino seguente ci ha portati a Chieri città nella quale un giovane Giovanni Bosco si è formato studiando e lavorando con lo sguardo verso il suo misterioso sogno.

Nel pomeriggio, tornati a Torino, abbiamo avuto il privilegio di visitare Valdocco, primo oratorio di Don Bosco, dove abbiamo visitato i luoghi caldi della spiritualità salesiana e abbiamo persino avuto l’onore di incontrare il Rettor Maggiore che, nel ringraziarci, ci ha ricordato che il nostro lavoro è una missione.

La scuola secondo Don Bosco

Guidati poi da don Enrico e dalla sua grande passione abbiamo toccato con mano degli aspetti che, in parte, già sperimentiamo a scuola:

  • il cortile come luogo dell’accoglienza dell’amicizia, della festa e della gioia dove l’informale diventa educativo;
  • la valenza educativa dell’ambiente nel quale l’intuizione diventa progetto;
  • il saper offrire esperienze formative differenziate che tengano conto dei percorsi vitali dei ragazzi;
  • la capacità dell’educatore salesiano di miscelare bene educazione ed evangelizzazione, accompagnando alla vita sacramentale, all’amicizia con Maria e al desiderio di Paradiso.

Il terzo ed ultimo giorno abbiamo tirato le fila grazie all’intervento di don Roberto Carelli che ci ha fatto capire come concretizzare a scuola quando scoperto durante il nostro pellegrinaggio.

Le chiavi dell’approccio educativo di Don Bosco

Prima di partire ci siamo nuovamente fermati presso la basilica di Maria Ausiliatrice a Valdocco per affidare i nostri ragazzi e le nostre comunità educanti alla Madonna e a Don Bosco!

Da questa splendida esperienza ci portiamo a scuola alcuni concetti chiave.

Missione. Don Igino, ispettore dei Salesiani del Nord-Est, ci ha provocato in merito all’insegnamento nella scuola salesiana: siamo semplicemente “mercenari” dell’educazione o viviamo questa professione come una “missione”?

Restituzione. Ce lo insegna il Sermig di Torino, presso il quale abbiamo pernottato: riconoscere che tutto nella nostra vita è dono di Dio e scegliere di restituirlo a chi ne ha più bisogno. L’istituto don Bosco ci dona molto in termini di formazione, relazioni umane, opportunità di crescita lavorativa, personale e spirituale. Un dono così va restituito ai ragazzi che ci sono affidati senza fare troppi calcoli, nelle fatiche e con l‘impegno che questo comporta ogni giorno.

Educazione e vangelo. Due aspetti imprescindibili per un’educazione salesiana che ci permettono di accompagnare i ragazzi verso una vita piena. Si tratta in poche parole di educare evangelizzando e evangelizzare educando.