educazione

Quando ho pensato all’educazione integrale non ho potuto fare a meno di pensare alla teoria delle intelligenze multiple (Gardner, 1991) che mi ha accompagnato lungo la mia esperienza con i bambini.

Lasciando libero il flusso di pensieri a riguardo mi è subito arrivata alla mente questa famosa citazione che mi torna sempre cara:

“Ognuno è un genio, ma se si giudica un pesce dalla sua capacità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà l’intera vita a credersi stupido”
– Albert Einstein

Ho proprio pensato che le due cose fossero molto connesse e mi sono data il permesso di esprimermi a riguardo.

Le teorie di Gardner

Recuperando concetti, ho riflettuto su Gardner e sulla sua teoria legata all’intelligenza che con coraggio ha messo in discussione il sistema classico di intendere l’intelligenza come qualcosa che può essere misurata oggettivamente e ridotta ad un punteggio, ammettendo l’esistenza di almeno sette forme base di intelligenza, a cui nel tempo ne sono state aggiunte altre due.

Gardner attraverso i suoi lavori, suggerisce di considerare l’intelligenza non tanto come la capacità di ottenere alti punteggi ai test o di conoscere nozioni e contenuti ma tanto più come capacità di risolvere problemi e a realizzare prodotti e progetti all’interno dell’ambiente di vita naturale in cui la persona vive e si sviluppa. 

L’opera di Gardner ha invitato tutti gli adulti che si occupano di bambini, tra cui genitori, insegnanti ed educatori, a considerare tutti i bambini sullo stesso livello, a prescindere dai risultati che ottengono nelle diverse discipline.

Riduttivo quindi pensare all’intelligenza come mera ripetizione e applicazione di concetti linguistici o logico-matematici; abbiamo il permesso di uscire da uno schema di giudizio e di pensiero sterile e oggettivo.

Varie forme di intelligenza

Non è più possibile, né funzionale, pensare all’intelligenza come un mero aspetto legato all’astratto ma è necessario prendere in considerazione le definizioni delle diverse intelligenze suggerite da Gardner:

  • Linguistica: capacità di apprendere e riprodurre il linguaggio, usandolo in maniera appropriata per esprimersi verbalmente e in forma scritta;
  • Logico-matematica: capacità di analizzare i problemi in modo logico, eseguire operazioni matematiche, e indagare le questioni scientifiche, grazie al pensiero logico e deduttivo;
  • Ritmico-musicale: abilità di comporre, riconoscere e riprodurre modelli musicali, toni e ritmi;
  • Corporeo-cinestetica: abilità di utilizzare il proprio corpo o parti di esso per risolvere i problemi attraverso il coordinamento dei movimenti del corpo;
  • Visuo-spaziale: riconoscere e utilizzare lo spazio e le aree a esso correlate;
  • Interpersonale: capacità di comprendere le intenzioni, le motivazioni e i desideri delle altre persone, permettendo in questo modo di lavorare efficacemente anche in gruppo;
  • Intrapersonale: consapevolezza e capacità di espressione dei propri sentimenti;
  • Naturalistica: capacità di riconoscere schemi della natura e di classificare oggetti;
  • Esistenziale: capacità di riflettere sull’esistenza e sulla vita.

Ecco quindi come torna necessario uno sforzo ristrutturante in ambito scolastico e familiare; che possa aprire l’orizzonte ad una vera educazione integrale ed armonica che prenda in considerazione le capacità e i talenti del singolo, e non sistemi di giudizio d’intelligenza preordinati e preconfezionati.

Solo così l’educazione non sarà affar di alberi, ma di pesci, nella loro individualità e unicità.

In ascolto di don Bosco

Se poi ci mettiamo in ascolto di don Bosco e del suo sistema educativo, scopriamo che non è solo questione di intelligenza, ma anche di ragione, cuore e di anima.

I tre cardini attorno a cui girava la sua azione educativa erano ragione, amorevolezza e religione, che dette con le parole del nostro santo suonano più o meno così:

  • Ragione: “Il Sistema Preventivo consiste nel far conoscere le prescrizioni e i regolamenti, poi sorvegliare come padri, ovvero mettere gli allievi nell’impossibilità di commettere mancanze”.
  • Religione: “Ricordatevi che l’educazione è cosa di cuore, e che Dio solo ne è il padrone, e noi non potremo riuscire a cosa alcuna, se Dio non ce ne insegna l’arte, e ce ne dà in mano le chiavi”; è l’incontro con Gesù e con il Suo Amore incondizionato che cambia i cuori ed educa a vivere una vita piena.
  • Amorevolezza: “Chi sa di essere amato, ama e chi è amato ottiene tutto, specialmente dai giovani. Non basta amare i giovani: occorre che loro si accorgano di essere amati”.