Cari Genitori,
per la tradizione cattolica, il 19 Marzo ricorre l’onomastico di quanti si chiamano Giuseppe e a questo giorno è legata la festa del papà, la celebrazione della figura paterna come sostegno, protezione e pilastro del nucleo familiare.

Una ricorrenza molto importante in una società che sta rivalutando sempre più questa figura genitoriale, con non pochi ostacoli dovuti a vecchi retaggi del passato legati ai rigidi ruoli familiari.

Questo è il giorno in cui diciamo grazie a tutti i papà per quello che fanno per noi: assieme ai bambini della Scuola dell’Infanzia compiamo un viaggio nella figura e nella storia di San Giuseppe, il modello di riferimento di ogni padre.

Dedichiamo poesie e racconti, lavoretti e pensierini, alla persona che con il suo abbraccio fa sentire la famiglia protetta ed unita.

Chi era Giuseppe

Giuseppe è stato il “papà putativo” di Gesù, colui che l’ha affiancato durante il percorso terreno.

La Fede ci racconta che Gesù è Figlio di Dio, ma nonostante le origini divine e la missione da compiere, ha avuto bisogno di una guida dopo la Sua venuta al mondo, proprio come tutti noi.

Il falegname ha accettato di sposare la Vergine Maria e di prendersi cura della Sacra Famiglia finendo per impersonificare tutte le doti che un vero padre dovrebbe avere: amore, laboriosità, dedizione, comprensione e umiltà.

In Italia, la Festa cade il 19 marzo, giorno del calendario che papa Sisto IV nel 1479 dedicò a San Giuseppe, considerato il padre premuroso e il marito devoto per eccellenza, accreditato anche come protettore degli orfani, delle giovani nubili e dei soggetti più sfortunati della società.

I vari Paesi del Mondo hanno assunto e proposto la festività in base alla loro cultura e alle diverse tradizioni, non esiste un’unica data condivisa e un significato univoco della giornata, che assume sfumature differenti in base al luogo in cui viene celebrata con annesse tradizioni popolari, culinarie, votive.

Ma per tutti il motto è uno solo: “Grazie papà”.

L’importanza della figura paterna, ad ogni genitore il suo prezioso ruolo!

Partiamo da un presupposto importantissimo: il papà non è soltanto un aiuto per la mamma, bensì una figura fondamentale per i figli tanto quanto la mamma.

Il meccanismo di crescita, affezione e scoperta può alterarsi quando è debole la sua presenza, lasciando il bambino disorientato e fragile.

È necessario che i genitori valorizzino la loro compresenza e facciano tesoro dei diversi ruoli, essenziali per il benessere dei piccoli.

L’influenza del papà, nei primi anni di vita, è forse troppe volte sottovalutata a favore della relazione mamma-bambino.

La paternità ha invece un ruolo basilare!

Lo studio della psicologia infantile ci ricorda come l’amore del padre e della madre – differenti ma complementari – concorrano vicendevolmente allo sviluppo delle individualità, del carattere, della personalità dei figli.

Crescere con la presenza attiva di entrambi i genitori permette di acquisire più competenze cognitive e motorie, godere di benessere fisico e mentale e di essere più sicuri, curiosi ed empatici anche nel futuro.

“Il papà è il mio eroe”

Cari Genitori, avete mai provato a chiedere ai vostri figli cosa rappresenta per loro il papà?

I più piccoli lo dipingono spesso con aggettivi come forte, coraggioso, divertente; lo inneggiano come eroe o campione.

Trovano nel papà la sicurezza e il supporto di cui hanno bisogno per esplorare il mondo.

Anche la fisicità gioca un ruolo importante nel rapporto padre-figlio/a: di solito i babbi sono coloro che si prestano ai giochi di contatto e di movimento, che raccontano storie, che forniscono un modello di relazione ricco di informazioni utili per la futura convivenza sociale, ovviamente diverso da quello espresso dalla mamma.

La figura paterna rappresenta simbolicamente la norma e l’autorità, le spalle larghe e l’indipendenza, la sicurezza e la fiducia, tutta la protezione e l’attenzione che ci si aspetta da chi ci vuole bene.

Ciò pone le basi per gli adulti di domani, che costruiscono su questo modello il proprio modo di comportarsi e di donarsi.

Grazie a tutti i papà del mondo – tutti diversi e tutti uguali – per l’amore, il sacrificio, la fantasia, la pazienza e tutte le altre ordinarie attenzioni che ci dedicano in maniera generosa e sincera.

Celebriamo l’affetto che i papà dimostrano, nonostante la quotidianità li veda tanto presi dal lavoro e dalle responsabilità, e facciamo pure sentire che sono insostituibili e speciali.

Viva i papà!