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Carissime ragazze, carissimi ragazzi

che oggi iniziate un nuovo anno scolastico all’Istituto Don Bosco di Padova, rivolgo a voi un pensiero di accoglienza, sicuro che anche quest’anno sarà ricco di esperienze e di emozioni, che vivremo insieme, nel migliore dei modi. 

La lunga e calda estate, forse, vi avrà fatto dimenticare professori e compagni, di conseguenza, tornare in classe l’11 settembre vi sembrerà strano o comunque diverso da come vi eravate abituati. Tuttavia, penso che il vostro cuore non veda l’ora di tornare all’esperienza della classe, dove poter respirare aria di amicizia, aria di avventure, in una parola, aria di vita!

Personalmente, ho ancora impressi nella mente, i vostri sorrisi e la vostra allegria quando all’ultimo giorno di scuola ci siamo salutati augurandoci reciprocamente una buona estate. In quel momento  non ho colto tra di voi grandi differenze, semmai un atteggiamento che vi accomuna tutti: siete ragazzi, siete giovani con  tanta voglia di vivere e tanti progetti in testa.  Ora inizia un nuovo anno, con tante domande e tante attese. Come sarà quest’anno scolastico? Difficile fare previsioni, anzi è meglio non farle, rimanendo con i piedi per terra, pensando che la scuola andrà bene, nella misura in cui ognuno di voi, con le sue capacità, grandi o piccole che siano, farà la sua parte.

Qualche anno fa, entrando in un bar del centro di Padova, notai, dietro il bancone un cartello con una scritta interessante “per fare un buon caffè ci vogliono tre cose: caffè, caffè, caffè”. Lo spirito di quel cartello è presto spiegato: è inutile cercare soluzioni fantasiose e creative se la materia prima è scadente. Analogamente, sono certo che per andare bene a scuola, servano tre cose: studiare, studiare, studiare! 

In altre parole è inutile cercare soluzioni alternative o scorciatoie miracolose, lo studio, cioè la materia prima, è alla base del vostro successo scolastico.

Alcuni di voi, forse, hanno già sentito durante un buongiorno in teatro, questa mia libera interpretazione.

Di solito pongo una domanda esplicita: “Vuoi veramente essere promosso a fine anno”? Tutti i ragazzi mi guardano con attenzione, attendendo dalle mie labbra chissà quale segreta rivelazione, che si concretizza con un consiglio semplice, scontato ma molto efficace: devi soltanto studiare. Credo che non si possa fare diversamente. Però, al consiglio, si possono aggiungere tre condizioni affinché la previsione abbia compimento

  •   Studiare con impegno.  Metteteci tutto l’impegno che è in voi. Lo studio ha bisogno che voi crediate in ciò che fate, senza lesinare le vostre forze e senza risparmiarvi, seguendo le spiegazioni e le indicazioni che arrivano dai vostri professori. Siete giovani, siete forti, siete intelligenti. Avete molti talenti: sfruttateli fino in fondo.
  • Studiare con costanza. Molti studenti studiano intensamente e con tanto impegno ma a volte mettono un timer: si studia per un periodo poi si smette, poi si riprende, e così via. Studiare a tempo non produce grossi risultati, anzi spesso fa perdere i benefici delle giornate di studio intenso. Ciò che serve non è la quantità in assoluto, ma la regolarità e la continuità, facendo propria una semplice abitudine: tutti i giorni un po’
  • Studiare con gioia.  Quest’ultima condizione è forse la più importante delle tre o comunque quella che le contempla tutte. Ho visto spesso nei vostri occhi la gioia di un bel voto o la soddisfazione per una verifica andata bene, ma ho visto anche altri titi di gioia, quando avete capito una spiegazione difficile o dopo aver ricevuto un sorriso dai vostri amici. Ho colto la vostra felicità di stare tutti assieme durante la ricreazione o in altri momenti dove gli studenti stanno tutti assieme.  E’ pur vero che a scuola esiste anche la fatica, ma dobbiamo pensare che in molte parti del nostro pianeta, alcuni giovani non possono andare a scuola, anzi sono costretti a fare altro: a lavorare o addirittura a combattere, perché il loro Paese è in guerra! La gioia sta nel riconoscere che a scuola si sta bene!

Ecco, cari ragazzi e care ragazze, il mio augurio è proprio questo: venite a scuola con spensieratezza ed entusiasmo. Non abbiate paura se qualche volta vi sentirete in difficoltà – è normale ed è così per tutti –  perché sono certo che con il vostro impegno e con la professionalità dei nostri professori riuscirete a dimostrare tutto il vostro valore e a raggiungere  la meta tanto attesa. San Giovanni Bosco vi aiuterà sicuramente. 

Un saluto particolare a tutti gli studenti che entrano per la prima volta al Don Bosco: siate i benvenuti. Portate con voi le vostre esperienze passate e raccontatele ai compagni e ai professori. Tutti, vecchi e nuovi alunni, farete molta strada, ma è necessario lavorare tutti insieme. E sarà bellissimo.

Buon anno scolastico 2024-25

Andrea Bergamo