L’idea della settimana della musica nasce qualche anno fa, con l’intento di celebrare l’arte.

Infatti, la musica è la regina delle arti: apre ad una comunicazione emozionale e condivisa,
trasforma gli stimoli in sensazioni, educa al bello ed è accessibile a tutti.

Negli ultimi due anni la celebrazione della musica è dovuta cambiare e ha dovuto adattarsi ai
tempi, senza, però, che gli obiettivi fossero stravolti.

La pandemia ha cambiato le nostre abitudini, anche nell’arte: ci hanno chiesto di non cantare più e di non andare a teatro per godere di uno spettacolo dal vivo.

Ma noi abbiamo il corpo, gli strumenti e le orecchie per “fare musica”.

Noi maestri aiutiamo i nostri bambini della Scuola Primaria a saper come percepire qualsiasi dettaglio uditivo, a saperlo valutare, a saperlo apprezzare e a riconoscerlo anche al di fuori del contesto scolastico.

Perché la musica si insegna a scuola, ma permea la nostra vita, la riempie come poche altre cose sanno fare e la accompagna sempre.

È la colonna sonora dei momenti più significativi.

Per la nostra settimana musicale, che si tiene dal 21 al 24 marzo, abbiamo pensato di proporre
cinque giorni di ascolti: qualche minuto di musica ogni dì, introdotti brevemente dalle parole di un docente.

Ciascun bambino può decidere il modo di fruirne: qualcuno rimane seduto, qualcuno appoggia la testa al banco per liberare la mente, qualcuno magari si alza in piedi trasportato dai suoni, qualcuno si infastidisce.

Quello che conta è far aprire loro orecchie e menti.

Le proposte musicali sono varie e tratte dal grande repertorio, differenziando organici (dal quartetto alla grande orchestra sinfonica) e tipologie (dalla lirica al balletto).

Inoltre, nelle ore di musica della settimana, facciamo sentire alle classi dei brani, approfondendone gli aspetti tecnici, esecutivi ed espressivi.

A giugno, i bambini più grandi potranno salire sul palco e mostrare il loro talento musicale, esibendosi nel nostro “Don Bosco’s got talent”.

Ecco un’altra occasione per dare vita alla musica!