La pace di cui parla il Natale è stata ancora una volta scossa dalle ultime due guerre in corso ormai da mesi e di cui non si riesce a vedere la fine.

Che comunque sarà dolorosa, perché porterà inevitabilmente alla conta finale delle distruzioni di opere e strutture indispensabili per una ordinata convivenza umana, delle ferite aperte dallo stravolgimento sperimentato dai sopravvissuti, dei morti dal volto sconosciuto ai più…

Eppure il Signore Gesù nascerà ancora una volta in questo scenario di impressionante precarietà… come è già nato nella povertà estrema di una stalla circondato da poveri di poco conto per quelli che allora ‘contavano’.

Nascerà ancora una volta in una realtà che invoca aiuto e speranza: tra chi ha perduto una casa, tra piccoli senza padri e madri, tra vecchi senza bambini…

Nascerà ancora una volta il Re della Pace ed avrà i suoi Giuseppe e Maria pronti ad affrontare la vita perché forti di un figlio a loro donato per il mondo…

Ed avrà il volto di ogni bambino che nasce, con il suo futuro segreto, la sua rotta progettata per i grandi viaggi della mente, del cuore, dell’anima.

Nascerà il Signore, promessa di vita nuova per noi che sogniamo un mondo in cui semplicemente vivere, senza paure e senza pretese, tra uomini uguali e diversi, ma comunque fratelli.

Possa questa speranza sostenere il nostro cuore nell’impegno educativo di ogni giorno.

A voi genitori, docenti, alunni, collaboratori che formate la Comunità educante del ‘Don Bosco’ l’augurio di un Natale di Pace.

sr Daniela e Comunità